"…propositi per l’anno nuovo? Io uno ce l’ho. Quest’anno con voi voglio essere …fastidiosa, come una zanzara, come un dito nell’orecchio, come l’inquilina del piano di sopra che cammina coi tacchi e non vi lascia dormire. Voglio rompervi le scatole e lasciarvi perplessi. Soffiarvi polvere negli occhi, crearvi confusione. Mettere sotto il sopra e sopra il sotto. Darvi pizzicotti e spintarelle. Insinuarvi il dubbio su ciò che credete ovvio. Suonarvi il campanello nel mezzo della notte. Amarvi più che mai."

mercoledì 4 agosto 2010

Buchi neri


Era tantissimo tempo che non mi sdraiavo su un prato a guardare le stelle. Credo da quando, in montagna, con gli amici del campeggio, ci si inoltrava nel buio fino ai tavolacci di legno nella notte di San Lorenzo. Comunque, questa sera la temperatura era perfetta, il canto dei grilli assordante, le luci della riviera “più brillarelle” che mai, i ricordi della giornata abbastanza piacevoli da volerci fantasticare un po’ su in solitudine e il mio cane felice di starsene un po’ a zonzo con me. Ci avete mai fatto caso che le stelle, più le guardate e più ce ne sono? Poi dopo un po’ sembra persino che si avvicinino. Mi è venuta in mente una puntata di Quark che ho visto di recente…parlava dei buchi neri. Quei “luoghi” (o per meglio dire NON-luoghi) in cui la materia collassa ad una velocità tale da risucchiare tutto dietro di sé…in pratica una incommensurabile Implosione, che non riguarda però soltanto la materia, ma pure il tempo e lo spazio. Cioè questi punti – io li chiamerei "portali" – dell’universo si mangiano letteralmente materia, tempo e spazio (e luce, anche la LUCE). Vi rendete conto?? Una cosa spaventosa ma direi decisiva. Nel senso che una persona non può rimanere quella di prima dopo aver saputo della loro esistenza. Certo, tutti ne abbiamo visto almeno uno nel cartone animato di turno…ma sentirne parlare “scientificamente” invece che “fantascientificamente” è un’altra storia. Quello che mi ha colpito di più è che pare non siano fenomeni occasionali (la sorta di catastrofi cosmiche che ci immaginiamo), ma che ce ne sia uno in ogni galassia e che addirittura siano il fulcro generatore delle galassie stesse. Infatti, nel collassare violentemente verso l’interno, la materia (l’energia) provoca - quasi per risposta uguale e contraria - l’espulsione di altra materia ed energia, in un gioco di forze che mantenendo l'equilibrio alla fine dei conti permette l’esistenza di…di tutto quello che c’è lassù insomma. Lassù, quaggiù, che poi è lo stesso, cavolo, che noi crediamo di essere quaggiù ma invece siamo lassù, o dappertutto o in nessun luogo…Assurdi terracentrici che siamo. Come se avesse senso dire su o giù…Mi chiedo se resta ancora qualcuno che, dopo aver preso in seria considerazione la questione dei buchi neri, se la sente di continuare con la menata di Dio…Cosa può esistere di più potente di qualcosa capace di inghiottire il Tutto e allo stesso tempo di generarlo? Se Dio ci fosse, così come lo propinano a noi, intendiamoci…verrebbe risucchiato anche lui da un buco nero. :)
E se l’uomo è uno dei microcosmi che rispecchia fedelmente il macro (cosa che credo fermamente), non è geniale rendersi conto che anche noi siamo tutti dei buchi neri? In noi risucchiamo ciò che ci circonda, interpretandolo con gli strumenti a nostra disposizione, e poi lo rigettiamo all’esterno, quando interagiamo col mondo; in noi inghiottiamo il tempo (dove se n’è andato tutto il nostro passato se non dentro di noi, e dove altro esiste il nostro futuro?), e la luce e lo spazio (chiudete gli occhi, la luce entra? il fondo di voi stessi riuscite a toccarlo o a sentirlo?). Siamo dei divoratori e dei creatori cosmici, tutto è in noi e tutto viene da noi…
Come si fa a rendersi conto dell’immensità di questa realtà e a continuare a vivere prendendo sul serio le risibili nostre faccenduole terrestri? Viviamo in superficie, e quando crediamo di essere profondi è perché abbiamo scavato un buco nel deserto col cucchiaino.
elena maria cristina – incarnata nella presente esistenza da 36 anni terrestri