"…propositi per l’anno nuovo? Io uno ce l’ho. Quest’anno con voi voglio essere …fastidiosa, come una zanzara, come un dito nell’orecchio, come l’inquilina del piano di sopra che cammina coi tacchi e non vi lascia dormire. Voglio rompervi le scatole e lasciarvi perplessi. Soffiarvi polvere negli occhi, crearvi confusione. Mettere sotto il sopra e sopra il sotto. Darvi pizzicotti e spintarelle. Insinuarvi il dubbio su ciò che credete ovvio. Suonarvi il campanello nel mezzo della notte. Amarvi più che mai."

lunedì 21 maggio 2012

L'ANELLO CHE NON TIENE


Vedi, in questi silenzi in cui le cose s'abbandonano e sembrano vicine a tradire il loro ultimo segreto, talora ci si aspetta di scoprire uno sbaglio di Natura, ...il punto morto del mondo, l'anello che non tiene, il filo da disbrogliare che finalmente ci metta nel mezzo di una verità. (da “I Limoni” di E. Montale) Questi versi vibrano di una potenza enorme, ogni volta mi ipnotizzano e mi commuovono, trasmettendomi l’emozione di chi ha intuito il “varco” e si trova ad una frazione di attimo dall’oltrepassarlo. Il mio, in questa esistenza, è un lavoro che ha come obiettivo il Risveglio. Altrimenti chiamato, anche se non del tutto propriamente, Illuminazione. Che detto così sembra una meta forse troppo ambiziosa, ma che in realtà è alla portata di tutti. Essendo infatti l’Illuminazione uno stato di coscienza, essa non va cercata per forza sulle montagne del Tibet ma fa potenzialmente parte di noi, anzi occasionalmente ci capita già di riuscire a mettere il dito sulla torta per rubare un po’ di panna. Ogni volta che per un attimo ci eleviamo al di sopra della mente, disidentificandoci da essa, arriviamo alle soglie del nostro vero Essere, pura Coscienza e nient’altro. Minuscolo assaggio, perché poi si ricade rapidamente nei corpi, ma comunque esperienza di quello stato interiore che vorremmo conquistare. Ma che cos’è il Risveglio? E in cosa consiste, nel concreto, questo “lavoro” di cui parlo? Tentando di sintetizzare al massimo, risvegliarsi significa in un primo momento rendersi conto…di non essere svegli, cioè di vivere quotidianamente una vita che è una serie di pensieri e azioni che noi crediamo “voluti” ma che sono in realtà meccanici e condizionati; e in secondo luogo tentare di uscire da questa condizione attraverso gli strumenti a disposizione, che possono essere molteplici, nello specifico la Presenza, la Disidentificazione dai tre corpi (io NON sono né il mio corpo fisico, né le mie emozioni, né i miei pensieri), la Trasmutazione del piombo (emozioni basse) in oro (emozioni superiori) attraverso la permanenza consapevole sul dolore, la Non-lamentela, il Non-giudizio, l’applicazione della Legge dello Specchio, la Preghiera (intesa come gratitudine per ciò che è, nella certezza che coincide con il mio Bene) e poche altre cosette. Questi gli “attrezzi del mestiere” – per approfondire ognuno dei quali si dovrebbero scrivere parecchie righe; l’obiettivo, come dicevo, è il Risveglio, o Apertura del Cuore, cioè quello stato di coscienza per cui non solo un individuo SA mentalmente di ESSERE L’ANIMA - e non il corpo e non le emozioni e non la mente -ma SENTE tutto ciò come reale, e quindi non CREDE nell’anima, ma E’ l’anima. (Se a questo punto la domanda che vi sorge spontanea è che cosa ci si guadagna a fare “tutta questa fatica” la risposta è l’IMMORTALITA’, e scusate se è poco.) Dunque il mio scopo in questa vita è conquistare l’immortalità attraverso l’identificazione con l’anima. Ovviamente sul mio cantiere campeggia ancora bello grande il cartello WORK IN PROGRESS, e a volte mi capita di pensare a come si faccia a passare dall’altra parte e a cosa “si vede” una volta indossati gli occhi dell’anima. Perché certamente la realtà che vediamo oggi con gli occhi del corpo e della mente non esisterà più, verrà completamente scardinata e trasformata. Vedremo quello che al momento ci è oscurato dal velo di Maya. Sarà come guardare DENTRO le cose e le persone. E qualche giorno fa’ mentre la mia mente si intratteneva – come ama fare - su questi argomenti, dal nulla (cioè da un piano sovrarazionale) mi è arrivata questa bella intuizione sotto forma di metafora. Avete presenti le immagini del tipo Magic Eye? Sono in apparenza accozzaglie di forme e colori senza senso (simili a quello che possiamo vedere in un televisore quando non prende il canale). Ma in realtà nascondono al loro interno delle figure in 3D. Da piccola avevo un libro di queste immagini e all’inizio impazzivo perché non riuscivo a capire come si facesse a vedere la figura nascosta dentro! Il problema – ho scoperto poi provando e riprovando – era che io pretendevo di vedere sforzandomi, quindi utilizzando un’energia maschile, di penetrazione, mentre il metodo più efficace era usare l’energia femminile, quella di accoglienza, e quindi abbandonarsi, lasciare che gli occhi si incrociassero, che la vista si appannasse e restare lì ferma senza pensieri e nella fiducia che qualcosa si sarebbe manifestato al di là del mio volere. Ed ecco che il miracolo improvvisamente accadeva, venivo risucchiata dentro l’immagine e quello che vedevo era completamente diverso e immensamente bello: delfini, guerrieri, aquile, a tutto tondo, in uno spazio nuovo. Il Risveglio è qui, adesso, a portata di mano, non ci resta che trovare L’anello che non tiene… Il tallone d’Achille… La mossa falsa dell’assassino… Il varco nel Truman Show… La minuscola imperfezione nella perfezione dell’inganno.

p.s. tornate all'immagine all'inizio del post...e provate. VEDETE?
se poi siete interessati a vedere altre immagini vi segnalo www.magiceye.com

2 commenti:

  1. grazie Elena, come sempre TOCCHI l'ANIMA! semplicemente e profondamente
    un abbraccio

    RispondiElimina
  2. grazie anto, anche di arricchire questo blog con i tuoi commenti, sono felice di far passare qualche emozione.

    RispondiElimina